Anche in italia, finalmente, si sta discutendo per creare una legge contro gli sprechi alimentari: ecco cosa cambierà nei supermercati e per i consumatori.
Sprechi alimentari: cosa cambierà?
Seguendo il modello francese, che ha già intrapreso delle concrete azioni per limitare gli sprechi di cibo, anche il Parlamento Italiano sta discutendo per creare una legge contro gli sprechi alimentari. Qualcosa viene in realtà già fatto, con numerose aziende e supermercati che donano l’invenduto a persone bisognose e con associazioni benefiche che offrono alle persone meno fortunate un pasto caldo, ma possiamo fare molto di più.
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Un chiarimento sulle etichette alimentari
Abbiamo già parlato, in passato, delle etichette alimentari e delle differenze riportate nella data di scadenza. Per fare maggiore chiarezza, viene finalmente fatta distinzione fra la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro il” e la voce “Da consumarsi entro“: come abbiamo avuto già avuto modo di approfondire, la dicitura riportante la parola “preferibilmente” indica una data consigliata per il consumo di quel prodotto, che conserva intatte tutte le proprietà e le caratteristiche originarie. Oltre questa data il prodotto resta comunque commestibile, ma potrebbe perdere alcune delle sue proprietà o differire leggermente nel sapore.
I supermercati che si trovino con prodotti “scaduti” riportanti nell’etichetta “”Da consumarsi preferibilmente entro il” non potranno vendere questi prodotti ma potranno donarli.
Quando l’etichetta riporta invece la voce “Da consumarsi entro“, il prodotto deve essere consumato entro la data riportata sul prodotto o sull’etichetta alimentare in quanto, oltre il tempo previsto, il prodotto alimentare potrebbe diventare addirittura dannoso per la salute: ne sono un esempio i prodotti latticini come yogurt, mozzarelle e similari.
I supermercati che si troveranno con prodotti alimentari scaduti con questa dicitura, dovranno buttare i prodotti.
Le doggy bag? In uso anche in Italia
La doggy bag è molto in uso all’estero, ma è ancora un tabù in Italia: si tratta semplicemente di offrire la possibilità ai clienti dei ristoranti di portare a casa il cibo avanzato (e pagato) per poterlo consumare successivamente oppure offrirlo ai propri amici a 4 zampe. Anche da noi questa dovrebbe diventare una consuetudine: perchè pagare un alimento per poi buttarlo? Meglio trovargli un secondo impiego, senza alcun imbarazzo o vergogna.
Voi avete mai chiesto la doggy bag in un ristorante?
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